giovedì 10 dicembre 2009

Ho inventato la colazione multisensoriale...

Niente di più rilassante che alzarsi al mattino con un bel sole che ancora timido ti guarda negli occhi. Un brivido di energia mi percorre la schiena e un vuoto alla pancia mi segnala che è ora di ricaricarsi con una colazione. Odio le colazioni paciugose, quelle che tilasciano i baffi dello zucchero a velo della brioche, del caffellatte che ti si pianta sullo stomaco per i prossimi tre giorni e i cuscinetti di cellulite fin oltre la pensione. Ma il solito tè verde e gallette (alla zio Paperone) mi ha stancata. E caspita non si può mica mangiare così con un bel sole che ti si affaccia alla finestra a dirti: "Ehiii, qui fuori c'è vita! Vedi di darti una mossa!" Non sempre tutto è grigio, dunque, e nemmeno la mia prima colazione può esserlo. Inspirata dall'insolita luce che invade la cucina, metto su un disco degli Wham. Mi va di ascoltare "Last Christmas", ma il cd mi coccola prima con qualche altro pezzo più energizzante. Poi metto l'acqua a bollire (bugia, uso il microonde, faccio prima) e preparo il mio tè rooibos. Il colore rossiccio mi suggerisce che posso esaltarne le tonalità e il sapore con la cannella in polvere ed è così che si scatena l'incantesimo. In preda agli aromi liberati dalla cannella comincio a tirar fuori dallo stipetto della dispensa i datteri e poi alla ricerca delle arance, della cannella in stecca e della melata. Sì oggi mi voglio divertire. Così preparo in un bel piatto una piccola arancia a fette che cospargo i cannella in polvere, non senza aver aggiunto appena un filo di melata. Il profumo delle arance, della cannella e del miele è un vero elisir di lunga vita. Il tepore del tè rosso mi ristora, mentre datteri e arance mi danno una certa euforia, ricordandomi le giornate natalizie da bambina e poi arriva lei: "Last Christmas". Afferro il gatto e comincio a ballare con lui. La colazione ha fatto effetto: mangiato una piccola arancia, bevuto un tè, usato un po' di cannella e pochissimo miele, ma il risultato è strepitoso.
L'ho definita colazione multisensoriale perchè solitamente quando mangiamo siamo concentrati per lo più sul senso del gusto, ma stimolare la vista con colori sgargianti (arance, tè rosso), profumi intensi (arance, cannella) e l'udito con la musica preferita, amplifica il piacere legato al momento del pasto. Risultato: ingurgitiamo meno, ma abbiamo un'esperienza degustativa più completa. Durante la mia festosa colazione, poi, mi rigiravo di continuo sotto il naso un pezzetto di cannella e una scorza d'arancia: gli odori attivano la parte più antica del nostro cervello e se sono collegati ad esperienze piacevoli ci restituiscono la sensazione collegata al ricordo. E poi tutto si ricicla, miei cari: scorze d'arancia e bastoncini di cannella sui termo donano un delicato profumo all'ambiente che vi coccolerà per il resto della giornata.


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